Da noi (Roma SUD e Castelli Romani) ci sono ancora rondini e rondoni, le prime nei campi ed i secondi nei centri urbani. DI balestrucci ce ne sono sempre meno, non ricordo di averne visti negli ultimi anni.
Secondo lo studio sullo Stato di conservazione degli uccelli selvatici curato di recente dalla Lipu per il ministero dell’Ambiente, la rondine si trova in uno stato di conservazione definito “cattivo” e il balestruccio “inadeguato”. Quest’ultimo si è addirittura ridotto tra il 2000 e il 2012 di una percentuale compresa tra il 15 e il 25%.
Per aumentare le conoscenze sulle due specie, la Lipu lancia una nuova iniziativa di citizen science, ossia la scienza fatta e scritta dai cittadini: con un occhio al cielo e uno a Internet, e cliccando nel sito www.ornitho.it, è possibile segnalare la presenza di rondini e balestrucci, anche di nidi e colonie, nel giardino di casa, in un prato o un edificio in campagna o in un palazzo del centro storico. Ovunque insomma si riesca a identificarne la presenza. A tal fine il sito web Lipu, alla pagina http://www.lipu.it/pdf/balestruccio-e-rondine.pdf, pubblica foto e disegni delle due specie e dei nidi per aiutare l’identificazione. — tramite LIPU