Il nuovo rapporto di Greenpeace “Api, il bottino avvelenato” conferma l’elevata esposizione delle regine della biodiversità a un pesante cocktail di pesticidi tossici. L’attuale modello agricolo, basato sull’uso intensivo di sostanze chimiche, su monocolture di larga scala e un preoccupante controllo da parte di poche aziende agrochimiche come Bayer, Syngenta & Co., non funziona. Un cambiamento radicale verso un’agricoltura più sostenibile non è più rinviabile.
E sia ben chiaro: il problema non si risolve cementificando tutte le campagne.
Proteggiamo le api
Onorevole Ministro Maurizio Martina,
come certamente saprà, alcuni pesticidi stanno danneggiando gravemente le api e gli altri insetti impollinatori a spese dell’ambiente, del nostro cibo e degli agricoltori.
Per questo Le chiedo di agire a livello nazionale ed europeo per:
- vietare immediatamente l’uso di tutti i pesticidi dannosi per api e impollinatori (compresi i pesticidi killer delle api più pericolosi: clothianidin, imidacloprid, thiametoxam, fipronil, clorpirifos, cipermetrina e deltametrina);
- adottare piani d’azione per le api al fine di 1) monitorare la salute delle api e degli altri impollinatori, 2) ridurre l’uso dei pesticidi 3) sviluppare pratiche agricole non dipendenti da prodotti chimici e incrementare la biodiversità in agricoltura;
- destinare i fondi per la ricerca in agricoltura verso pratiche agricole ecologiche e non di stampo industriale.
Cordiali saluti.