C’era da aspettarselo da un economista ministro dell’Ambiente. Gian Luca Galletti, una disgrazia che in pochi mesi di governo ha autorizzato la cementificazione di 5 chilometri di laguna a Venezia; ha dato il via libera alle trivellazioni in Basilicata; ha dato il benestare all’uso dei piccoli uccelli come richiamo per la caccia, ha disincentivato le rinnovabili, ed ora se ne esce con una chicca da becero contasoldi: “L’orsa Daniza deve essere messa in condizione di non aggredire più gli uomini“, mettendola in gabbia.
Il ministro Galletti pensa che la strategia di “punirne uno per educarne 100” sia la soluzione migliore del caso. Poco importa se è stato l’uomo ad importunare l’orsa nel proprio ambiente naturale. Poco importa che l’orsa stia accudendo i suoi due cuccioli difendendoli dai “Carnera” trentini. Poco importa se la tecnologia di radio monitoraggio permetterebbe di mantenere l’orsa in libertà sotto stretto controllo della forestale, poco importa che i sentieri battuti dai turisti/autoctoni sono facilmente controllabili per prevenire incontri tra umani e orsi. Poco importa che gli orsi da monitorare sono solo 50 e non 50mila, sono solo 50. In nord America gli orsi sono circa 900mila.
Quindi, la soluzione dell’uomo sapiens è ancora una volta basata sul dominio e l’oppressione, ma con clemenza: l’orsa non sarà assassinata, ma messa in gabbia. Che per un animale selvatico in salute, la gabbia equivale in tutto e per tutto alla morte.
Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di prepotenza dell’omuncolo di potere, che usa soluzioni facili (e quindi sbagliate) a problemi complessi. Di fronte alle strumentalizzazioni dei partitini neonazisti locali (Lega Nord) – che fomentano il popolino ignorante con il terrorismo psicologico – il ministro contasoldi fa “due più due”: la popolazione ha paura? Eliminiamo l’orsa, ma con “umanità”, mettiamo l’orsa in gabbia, per i cuccioli si vedrà.
Ripeto, gli orsi sono solo 50. Sarebbe possibile controllarli uno ad uno 24 ore su 24, attivando azioni di dissuasione e allontanamento ogni volta che gli ursidi si avvicinano alle zone maggiormente battute dagli escursionisti. Mentre cartellonistica, pannelli informativi, multe, informazioni, aiuterebbero gli umani a rapportarsi con gli orsi in sicurezza (“Carnera” di turno esclusi).
Un periodo di osservazione e studio permetterebbe di capire se l’orsa ha una reale pericolosità, si garantirebbe ai cuccioli di svilupparsi e raggiungere l’indipendenza, e soprattutto si potrebbero raccogliere elementi per valutare la situazione in modo scientifico e razionale.
Ma il ministro dell’Ambiente se la prende con gli animalisti, zittisce tutti e sentenzia: Daniza va catturata e messa in gabbia.
Ma attenzione, i pericoli per Daniza non finiscono con i proclami istituzionali, ci sono i bracconieri della giustizia fai da te (cacciatori Leghisti), ci sono i cacciatori degli stati confinanti che potrebbero abbattere l’orsa ed i cuccioli come successe nel 2006 per JJ1 (Bruno).
La storia di Bruno cantata dagli Assalti Frontali:
https://www.youtube.com/watch?v=UI5zblcvdl0
Perfettamente d accordo con l articolo.
Questo ministro non rivela alcuna capacita richiesta al suo dicastero.
Perfettamente d accordo con l articolo.
Questo ministro non rivela alcuna capacita richiesta al suo dicastero.