Rifiuti e piano regionale nel Lazio: avanti con discariche ed inceneritori

Si è tenuto venerdì 13 dicembre 2013 a Roma presso il palazzo della Regione Lazio il convegno intitolato “Rifiuti e piano regionale nel Lazio: dallo scenario all’attuazione”, organizzato dalla Confservizi Lazio ed dalla Camera di Commercio di Roma. Al convegno sono intervenuti Lorenzo Tagliavanti (presidente Camera di Commercio di Roma), Michele Civita (assessore alle politiche del territorio, mobilità e rifiuti della regione Lazio), Giuseppe Labarile (presidente Confservizi Lazio), Stefano Leoni (fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), Andrea Sbandati (Ti-forma), Nicola Zingaretti (presidente Regione Lazio).

No Discarica!

Presidio Falcognana

Il convegno voleva essere una sorta di prova di amministrazione partecipata dove l’amministrazione parla ed il resto del mondo ascolta. E’ evidente che ci sono ancora molti passi da fare, ma almeno il primo è stato fatto mettendo tutti i soggetti interessati in allerta: il nuovo piano rifiuti punta al raddoppio delle discariche ed alla accensione e avvio a pieno regime degli inceneritori di Malagrotta e San Vittore nel Lazio.

Dopo un inizio delirante del presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, che proponeva sviluppo e crescita a tutto spiano in nome della green economy, ha preso la parola Michele Civita entrando nel vivo della presentazione.

Il Piano Rifiuti nasce dal lavoro dalla relazione di analisi sulla situazione rifiuti-impianti del Lazio fatta dalla Confservizi e pagato dalla Camera di Commercio di Roma.

La situazione è terrificante. Prima di tutto viene portato al 2020 l’obiettivo di raggiungere la raccolta differenziata al 65% (la legge 152/2006 fissa l’obiettivo entro il 2012) e la ricetta per traguardare la nuova scadenza è a base di inceneritori, gassificatori e discariche.

Lo studio riporta che fino al 2018 vi sarà un deficit impiantistico relativamente alla capacità di bruciare rifiuti e la quantità di CDR/CSS disponibile. Un deficit che sarà molto elevato fino al 2016, data prevista per l’avvio degli impianti di Malagrotta e San Vittore. Evidentemente nel piano sarà riportato che la differenza tra rifiuti prodotti e capacità di incenerimento sarà colmata tramite i cementifici, cosa che non viene minimamente menzionata nella presentazione in regione ma, che permetterebbe di risparmiare nuovi investimenti per la costruzioni di impianti che diventerebbero presto inutili con la RD. Peccato che l’utilizzo dei cementifici privati renderebbe incontrollabili i livelli di inquinanti perché tali impianti rientrerebbero in una sorta di exit strategy a basso costo della Regione per il trattamento dei rifiuti indifferenziati in una commistione poco trasparente tra interessi pubblici e privati.

Per quanto riguarda le discariche, i dati riportano che al 1/12/2013 risultano 7’775’853 mc autorizzati, con una capacità residua di di 2’506’000 mc. Lo studio evidenzia la necessità di autorizzare un’ulteriore capacità di smaltimento di 1’904’000 mc senza però indicare quale sito verrà utilizzato per questo ampliamento, lasciando intendere che presto tornerà il tanto temuto totodiscarica a piombare sulla nuca dei territori.

Sugli impianti di compostaggio vige ancora la più completa opacità. Le tabelle riportano che per la FORSU nel Lazio sono autorizzati impianti per il trattamento i 290’880 t/a, mentre sono state autorizzati impianti per 90’800 t/a per il VERDE. Una proporzione che non torna, in quanto chiunque faccia il compost domestico sa bene che il rapporto tra azoto (FORSU) e carbonio (VERDE) deve essere del 65% a favore del secondo e non il contrario. Nella programmazione si fa riferimento all’ampliamento degli impianti di compostaggio per 408’250 t/a senza però fare distinzione tra FORSU e VERDE. Ad un occhio attento, questi numeri sembrano prospettare l’avvio di impianti di compostaggio anaerobico per la produzione di BIOGAS.

Il nuovo Piano Rifiuti definitivo sarà probabilmente pubblicato a fine gennaio, proprio in concomitanza della scadenza della gara sul conferimento dei rifiuti fuori regione.

Riporto di seguito alcuni punti evidenziati negli interventi dei relatori del convegno.

Civita

  • Viene ribadita la disponibilità nel definire un piano rifiuti partecipato con le realtà locali.
  • La relazione di analisi sulla situazione rifiuti-impianti del Lazio è stata fatta dalla Confservizi (elenco associati http://www.confservizilazio.it/index.php/gli-associati/). E’ prevedibile che si occuperà anche della redazione del nuovo piano rifiuti. Lo studio è stato pagato dalle CCIAA
  • Lo studio analizza la riduzione dei rifiuti e mantiene la prospettiva statistica sulla base della contrazione economica e conseguente riduzione dei consumi. Nel caso in cui l’economia riparta, le stime non sarebbero più valide.
  • Il piano rifiuti fa riferimento alla cosiddetta “agenda verde” del governo.
  • Dal 65% di raccolta differenziata prevista entro il 2012 (art. 205 del Dlgs. 152/2006 e s.m.i.) si passa al 65% entro il 2020.
  • Sono stati stanziati 150 milioni di euro nei prossimi 3 anni per il piano rifiuti (non dimentichiamo che la regione ha un deficit di 22 miliardi).
  • Si prevede una riorganizzazione degli ATO.
  • Il nuovo piano è previsto per fine gennaio.

Labarile

  • Labarile riconosce che Malagrotta è stata per anni una scappatoia economicamente conveniente
  • Le fonti dati dello studio (e piano) sono stati il rapporto ISPRA 2013 e l’ufficio per lePolitiche del territorio, Mobilità, Rifiuti (Civita)
  • A dicembre 2013 a Roma si è raggiunto il 30,4% della raccolta differenziata
  • Il focus dello studio riguarda in particolar modo TMB, inceneritori, discariche. Gli scenari sul compostaggio sono ancora poco chiari. E’ probabile che la parte organica della RD andrà verso altri sistemi di trasformazione, come il biogas.
  • Dallo studio non appare necessario la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento (o termovalorizzatori, come vengono chiamati al convegno)
  • E’ stato ribadito che serve un’altra discarica, però non è stato indicato il sito nella documentazione. Molto probabile si punti ancora a Falcognana, visto che Cupinoro, Viterbo, Guidonia, sono elencate come discariche in aumento di volumetria.
  • Civita dice che “la regione ha in programma una disincentivazione nella produzione di rifiuti indifferenziati”. Non si sa come.
  • Viene evidenziato che non esiste un sistema informativo di monitoraggio. Labarile sottolinea la necessità di un sistema di governo e controllo serio ed efficiente per la gestione dei rifiuti.

S. Leoni

  • cito “è chiaro l’obiettivo che vogliamo raggiungere (65% di RD nel 2020) ma non è chiaro come vogliamo raggiungerlo”.
  • Viene ribadito che il governo ha recepito la nuova direttiva RAEE
  • Viene inserita nel piano la remunerazione del riciclaggio in sostituzione della remunerazione per la sola trasformazione energetica (incenerimento)
  • Dal 2016, quando entrerà in vigonre l’incentivo al recupero e riciclo, aumenterà la RD. In particolare, da previsioni, nel periodo 2017-2018 la RD supererà la raccolta indifferenziata.
  • Gli inceneritori di Malagrotta e S. Vittore nel Lazio dovranno essere messi in funzione.
  • Ancora non è stato definito un piano di sviluppo per il compostaggio. Si pensa che verranno riutilizzati gli impianti TMB che verranno dismessi dalla RD.
  • Entro il 2016 devono essere autorizzati gli ampliamenti delle discariche.

A.Sbandati

  • La regione, nel ricalcolo dell’aliquota irpef, potrà ridefinire il tributo speciale per il conferimento dei rifiuti in discarica.
  • Deve essere ridefinito il contributo CONAI nell’accordo regionale integrativo.
  • Dovrà essere analizzata la possibilità di realizzare la tariffa puntuale per i rifiuti (tanto produci, tanto paghi)
  • Incentivi al riciclaggio portati via dai CIP6
  • Gli obiettivi di riduzione dei rifiuti devono essere condivisi con gli affidatari dei servizi

Zingaretti

  • Zingaretti ribadisce la necessità di un processo partecipato nella definizione del piano
  • Zingaretti ribadisce che la regione non ha soldi quindi non ci si deve aspettare la Luna
  • Zingaretti sottolinea che vuole puntare alla riduzione dei rifiuti all’origine (come???)
  • Viene ribabita la necessità di una discarica “di servizio”.
  • Si vuole puntare ad una politica economica di “riuso e riciclo”.
  • Si ribadisce che devono essere sfruttati i fondi POR europei
    • bandi per 25 milioni di euro per l’innovazione Lazio

Rapporto ISPRA rifiuti urbani edizione 2013

Sintesi del rapporto di ricerca rifiuti 2013