La nuova sostenibilità alimentare per la FAO

La FAO dichiara di aver trovato la soluzione a tutti i problemi di sostenibilità ambientale e accesso alle risorse alimentari. In un articolo – alquanto sconclusionato – dichiara che per scongiurare la fame nel mondo, per garantire cibo agli animali negli allevamenti e per risolvere il conseguente problema dei liquami la soluzione è – signori e signore tenetevi forte – l’allevamento intensivo di insetti.

http://www.fao.org/news/story/it/item/175982/icode/

bugs-foodTrovo veramente ridicolo che la FAO scriva che sia necessario iniziare a sfruttare gli insetti su scala industriale per l’alimentazione animale/umana e per smaltire i rifiuti organici degli allevamenti allo scopo ultimo di garantire proteine per tutti.

Se già oltre il 60% dell’agricoltura mondiale (e relativo suolo occupato), che attualmente serve per sfamare ogni anno 65 miliardi di animali da macello, venisse usata per la produzione di cibo umano, non avremmo di certo bisogno di inventare strane ricette esotiche di sostenibilità a base di insetti. Se non ci fossero quei 65 miliardi di animali che ogni anno nel mondo vengono mandati al macello non dovremmo preoccuparci su come fare a smaltire i miliardi di tonnellate di liquami prodotti dagli allevamenti intensivi. Per non parlare della quantità spropositata di acqua che gli allevamenti intensivi consumano (15 mila litri per ogni chilo di carne bovina).
Non si vuole accettare che il problema è il consumo di carne e che non esistono altre soluzioni che l’interruzione di questa prassi, che per la stragrande maggioranza dei consumatori non è più fonte di sostentamento ma un qualcosa che è diventato quasi impossibile evitare tale è la ridondanza di offerta.