Lunedì 31 Marzo 2014: Il Grattacielo ospite a Radio OndaRossa (87.9 fm)

Lunedì 31 marzo 2014, Il Grattacielo sarà ospite, in collegamento telefonico, della trasmissione RadiOpossum di Radio OndaRossa. Parleremo del progetto, di come è nato, quali sono gli obiettivi che ci siamo dati e le pratiche intraprese per realizzarli.

La trasmissione andrà in onda alle 21(circa) alla frequenza 87.9 fm. Per chi è fuori Roma o non ha una radio a disposizione è possibile ascoltare la diretta in streaming cliccando su uno di questi link: pls ram mp3 asx

RadiOpossum radiopossum3è una redazione composta da un gruppo di persone che dopo diverse esperienze di attivismo per la liberazione animale e per la liberazione della Terra ha deciso di iniziare una trasmissione radiofonica. Dalle frequenze di Radio Onda Rossa ogni lunedì sera (21-22 …orientativo, stiamo sempre a Roma…) affronteremo queste tematiche, dando spazio a chi si oppone alle varie forme di sfruttamento animale (allevamento, vivisezione, pelliccia, caccia e pesca, zoo e circhi) e di devastazione della Terra (nocività, cementificazione, disboscamento, nano e biotecnologie…), ribadendo che l’antispecismo è un processo in fieri che si articola sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista pratico. Rifiutando qualsiasi approccio dogmatico, il punto di partenza è sicuramente l’opposizione all’antropocentrismo che permea questo mondo e che purtroppo a volte inquina anche l’ambiente cosiddetto ‘antagonista’.

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Radio Onda Rossa, dalla sua nascita nel 1977, non ha mai fatto pubblicità, non ha mai ricevuto soldi per mandare in onda spot o comunicati. Chi collabora e trasmette dagli 87.9 non percepisce nessuno compenso, ma contribuisce con la propria militanza alla sopravvivenza della radio. Da sempre viviamo grazie alle iniziative nei centri sociali e alle sottoscrizioni di chi la radio l’ascolta e dei compagni e delle compagne che la sostengono.

Fondata da un gruppo di militanti dell’Autonomia Operaia romana, fu una delle radio libere di riferimento del Movimento del ’77, anche se, pur coordinandosi con le altre radio, Radio Onda Rossa non si è mai autodefinita “radio libera”, ma “radio militante”, “radio di movimento”, “radio rivoluzionaria”.

La radio subisce immediatamente sia la repressione delle forze dell’ordine, sia l’aperta ostilità del PCI. Le parole che uscivano dai suoi microfoni furono immediatamente accusate di istigazione al crimine, ovvero di compiere delitti contro la personalità dello Stato, di disubbidire alle leggi di ordine pubblico, a fomentare l’odio fra le classi sociali (titoli IV e V del codice penale).

Tra il 1977 e il 1980, redattrici e redattori furono denunciati, incarcerati, poi (dopo una decina d’anni) processati e, infine assolti. Nel 1977-78 vi furono diverse chiusure preventive, seppure temporanee, in occasione di manifestazioni di piazza; successivamente lo sviluppo del cosiddetto teorema Calogero (Processo 7 aprile), secondo il quale l’Autonomia Operaia era la testa pensante delle Brigate Rosse, determinò il clima per l’arresto (22 gennaio 1980) di vari compagni ritenuti redattori della radio e l’apposizione dei sigilli ai locali della radio per ordine della magistratura. Ma la radio fu riaperta e gli arrestati liberati nel mese di agosto, dopo una grande assemblea pubblica cittadina, il 25 maggio, al teatro Centrale di Roma.

Il 22 maggio 1980 Radio Onda Rossa viene chiusa per “motivi di ordine pubblico” assieme all’altra emittente romana Radio Città Futura. Il provvedimento viene comunque immediatamente ritirato.

Il 13 ottobre 1982, ore 2:15 un ordigno valutato in 3 kg di dinamite esplode davanti alla porta dell’appartamento di Radio onda rossa, provocando danni rilevanti all’interno dei suoi locali, in tutto il palazzo e nei palazzi vicini. Lo stabile di via dei volsci viene dichiarato inagibile. Al momento dell’esplosione nei locali si trovava solo una persona che rimase illesa grazie alla lontananza dal luogo dello scoppio (forse allertata dagli stessi attentatori).Il procedimento giudiziario aperto d’ufficio non arrivò ad accertare le responsabilità e la bomba rimase un atto di ignoti. I redattori della radio sostennero di aver ricevuto nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla bomba, telefonate di rivendicazione dell’attentato.
Fin dal 1977 Radio Onda Rossa trasmetteva sulla frequenza 93.300-93.450 Mhz a Roma e nel Lazio: nel luglio 1987 fu oscurata dal segnale ben più potente di Radio Vaticana nonostante le fosse stata riconosciuta anche dal Ministero delle Telecomunicazioni la legittimità a trasmettere su quella frequenza.
Nel 1987 in Italia si attua il cosiddetto Piano di Ginevra (stilato dalla RAI ma mai ratificato dal parlamento): un accordo internazionale di divisione delle frequenze radio che di fatto cancellava dall’etere alcune radio a favore dello sviluppo dell’oligopolio delle reti commerciali private.

Nell’ambito di questo piano e nonostante avesse la disponibilità di altre frequenze, dal 1º luglio 1987 Radio Vaticana inizia a trasmettere sulla frequenza dei 93.300 MHz, frequenza già usata da Radio Onda Rossa. La potenza di trasmissione di Radio Vaticana è notevolmente più grande di quella di Radio Onda Rossa (20.000 watt contro 1.500) tale da oscurare di fatto il segnale di quest’ultima.

Nonostante le proteste di piazza e l’opposizione della radio, la situazione rimane immutata per più di otto anni, durante i quali la redazione decide di continuare a trasmettere sulla stessa frequenza rivendicando il diritto a una frequenza propria, libera da interferenze; finché nel 1995 si libera una frequenza nell’etere romano a causa del fallimento di Voglia di radio, una radio commerciale. Dopo vari, e vani, incontri al Ministero delle Comunicazioni, la redazione di Radio Onda Rossa decide di occupare la frequenza degli 87.900 MHz. Pochi giorni prima di Natale la radio organizza una manifestazione a piazza Venezia e trasmette per la prima volta, dagli altoparlanti di un furgone, sulla nuova frequenza occupata.

Il riconoscimento della frequenza di trasmissione è stato oggetto di una lunga controversia con il Ministero delle Comunicazioni, conclusasi solo nel 2006, dopo una rinnovata minaccia di interruzione delle trasmissioni nel 2002.

[Tratto da Wikipedia]

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