Archivio mensile:Aprile 2014

Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Fossi che scompaiono per legge per lasciar spazio al cemento

Il 23 aprile 2014, la giunta regionale del Lazio ha approvato la Delibera proposta dall’Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti, Michele Civita che, di fatto, elimina la tutela paesaggistica a 30 fossi basandosi su un Regio Decreto del 1910.

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Sta arrivando il dottore!!!

Si, anche gli animali più rustici hanno bisogno di cure e terapie per la loro salute. Probabilmente se vivessero liberi allo stato brado nel loro ambiente naturale non avrebbero bisogno di sverminazione, antiparassitari, vaccini, sterilizzazioni, ma in un piccolo rifugio queste precauzioni sono necessarie per mantenere i nostri amici in salute. Continua a leggere

Diventa volontario!

Il rifugio si regge sul lavoro di tutte le persone che hanno a cuore questo progetto di liberazione. Anche tu puoi dare il tuo contributo!

Dedicando pochissimi minuti della tua vita agli amici animali potrai divertirti e fare qualcosa di importante per loro e per te stess*! Continua a leggere

Mercoledì 30 Aprile ore 10: PRESIDIO CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE PRESSO LA DIREZIONE GENERALE DELL’INPS

L’Assemblea contro la Cementificazione di Marino e frazioni invita la popolazione a partecipare ad un presidio sotto la sede generale dell’INPS per chiedere con forza la fuoriuscita formale dal progetto di devastazione ambientale che minaccia il territorio di Agro Romano compreso tra S.Maria delle Mole e Frattocchie.

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Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Aiuta il tuo territorio

Santa Maria delle Mole, Ciampino, Pavona, loc. Falcognana, Mugilla, Divino Amore, sono aree interessate dal bacino idrico del Tevere. Sono territori solcati da fossi naturali che distribuiscono acqua nelle campagne fornendo ambienti idonei alla vita. Continua a leggere

Api, il bottino avvelenato

Il nuovo rapporto di Greenpeace “Api, il bottino avvelenato” conferma l’elevata esposizione delle regine della biodiversità a un pesante cocktail di pesticidi tossici. L’attuale modello agricolo, basato sull’uso intensivo di sostanze chimiche, su monocolture di larga scala e un preoccupante controllo da parte di poche aziende agrochimiche come Bayer, Syngenta & Co., non funziona. Un cambiamento radicale verso un’agricoltura più sostenibile non è più rinviabile.

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Petizione contro l’uso dei diserbanti

La pratica del diserbo, nata per il controllo delle commensali in agricoltura, erroneamente considerata come alternativa allo sfalcio, viene ora proposta da amministrazioni locali, ANAS e Società Autostrade, grazie al sostegno delle industrie chimiche che producono il diserbante più aggressivo e meno selettivo oggi sul mercato (il glyphosate), per la manutenzione sistematica delle strade pubbliche (a volte con la scusa di combattere le allergie da polline, ma in realtà, anziché ridurre le fonti di produzione di polline, se ne determina un aumento significativo con la proliferazione di graminacee e di neofite), ben sapendo che, una volta effettuato il primo trattamento, si dovrà continuare questa pratica anche negli anni successivi per evitare la proliferazione delle erbe più aggressive, libere di espandersi, in seguito alla scomparsa della vegetazione matura che presidiava il terreno. Continua a leggere

Le missioni di pace italiane: chi semina vento raccoglie tritolo

Quello che sappiamo su Nassiriya è una missione di pace che hanno fatto i nostri militari italiani in Iraq, ce l’hanno raccontato centinaia di servizi giornalistici e anche una fiction interpretata da Raoul Bova. I compiti erano chiari: mantenere la pace nel popolo iracheno, distribuire viveri di conforto, consegnare i medicinali, ricostruire le scuole, recuperare gli armamenti e sorvegliare i pozzi di petrolio. L’idea che ci siamo fatti è che in ogni quartiere di Nassiriya l’esercito italiano fosse sempre bene accolto, anche se il 12 novembre sempre del 2003, come un fulmine a ciel sereno, arriva un attentato a una nostra caserma.

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