I Castelli Romani non sono immuni da questi cancri. Il nuovo sindaco di Marino Fabio Silvagni, sull’onda della paura dei cittadini di una nuova discarica romana a ridosso del centro abitato di Santa Maria delle Mole (epicentro della più grande speculazione edilizia dell’agro romano) è riuscito a convincere 12mila persone che un impianto di biogas è LA SOLUZIONE all’annoso problema dei rifiuti cittadini. Tutti convinti anche grazie al fatto che l’impianto dovrebbe sorgere a ridosso del più estremo confine comunale (zona S. Fumia, accanto ai comuni di Albano Laziale e Roma) ben lontano dalla massa critica dei Marinesi votanti.
Le centrali a biogas cosa sono e perché vengono considerate l’ennesimo fallimento (in Italia) per la produzione di energia da fonti rinnovabili? Perché vengono considerate dannose per l’ambiente, per il territorio, per la salute pubblica e per l’economia? Le risposte sono già state scritte qualche riga più sopra, ma nello specifico:
- Gli impianti non tengono conto della reale disponibilità di materia prima da mandare in trattamento.
Questo succede quando gli incentivi statali promuovono centrali di capacità produttiva predeterminata, per cui si progettano centrali per il massimo recupero economico dell’investimento finanziario senza tenere in considerazione la reale situazione del territorio. Il risultato è che il biogas, invece che essere prodotto dai rifiuti, viene prodotto grazie coltivazioni seminate appositamente per essere trasformate in rifiuti da digerire. - Gli impianti producono rifiuti pericolosi.
Quindi, non solo gli impianti non sono in grado di diminuire i rifiuti, avendo bisogno di essere alimentati da coltivazioni ad-hoc oltre che dalla parte umida dei rifiuti urbani, ma producono ulteriori rifiuti: il digestato.
Nelle regioni del nord, in particolare in Emilia Romagna, il digestato è stato utilizzato per anni come concime per i campi spacciato per fertilizzante naturale avvelenando terreni, falde e immettendo elementi nocivi nella catena alimentare.
Vi invito a guardare questo video girato nelle campagne dell’alto ferrarese:
Ci sono altri aspetti negativi su cui non mi dilungherò, già questi due punti dovrebbero essere una indicazione sulla gravità del problema.
E chi, oltre agli imprenditori e finanziarie, si è buttato nel business delle energie BIO? Riporto un estratto di quanto è emerso al forum romano sui rifiuti il 18 e 19 giugno 2014.
BIOGAS: LEGAMBIENTE CONTESTATA AL FORUM SUI RIFIUTI
Piace alla camorra. Piace al PD. Piace agli imprenditori, attratti dagli incentivi. Piace alla maggiore associazione ‘ambientalista’ italiana, Legambiente.
E’ il *biogas*, il grande business del momento. Ha un bel nome, comincia per ‘bio’. Peccato che si tratta di una *truffa ai danni dei cittadini*, dato che il guadagno sul gas non copre neanche le spese per produrlo e senza gli *incentivi* – soldi dei cittadini – non avrebbe senso. Peccato che è *inquinante*, sia a causa delle emissioni sia per lo smaltimento del digestato prodotto dalla fermentazione. Peccato che è pericoloso, dati ad esempio i 3.000 casi accertati di *botulismo* in Germania vicino alle centrali e i numerosi casi di esplosioni e sversamenti. Ma tutto ciò non ha importanza, ora è il momento per salire tutti sul carrozzone del biogas e delle biomasse, e sbrigarsi prima che qualcuno si accorga del bidone.
Legambiente – contestata oggi al Forum indetto a Roma sui rifiuti – promuove e sostiene il biogas. Addirittura commercializza gli impianti tramite una sua controllata, nascondendosi dietro una legge criminale che considera ‘rinnovabile’ questa tecnologia. Addirittura vuole realizzarli nei Parchi, come l’attuale progetto nel Parco dell’Uccellina. Vietato fermarsi. Anche perché il biogas è un anello fondamentale di una truffa ancora più grande, quella sulle *bonifiche*. Bonifiche che nessuno ha fatto e nessuno farà. Ma i fondi che il governo stanzierà – ancora una volta soldi dei cittadini – qualcuno li prenderà, e molto spesso saranno le stesse persone che hanno causato il problema. Come sta avvenendo nella *Terra dei Fuochi*. E i digestori smaltiranno in tutta Italia colture dedicate, colture inquinate o rifiuti avvelenando la terra, l’aria e il cibo che mangiamo, aumentando la già altissima incidenza dei tumori, distruggendo alla base la nostra più grande risorsa – l’agricoltura – vittima finale di questo sporco affare.
Approfondimento su Legambiente
A quanto pare, siamo circondati da lupi mascherati da agnelli.
Il Grattacielo partecipa a, promuove, organizza, diffonde, iniziative a tutela del territorio atte a preservarlo ed a limitare il più possibile i danni portati dal homo speculatorio.
Per questo invitiamo tutti alla prossima assemblea che si terrà a Gallicano nel Lazio – ultima vittima delle speculazioni sulla monnezza – organizzata dal comitato cittadino “Per Gallicano” e con la partecipazione dei comitati del Coordinamento Rifiuti-Energia Lazio, per sabato 28 giugno 2014.
Si pubblica di seguito il manifesto dell’iniziativa: