Pronti per il mare? Meglio le fogne

L’avevamo già detto qualche settimana fa, e ve lo ricordiamo: da Santa Marinella al Circeo fuorilegge il 75% dei prelievi.
Se ne è accorta anche l’Unione europea che ha nuovamente avviato a fine marzo di quest’anno una procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane – dopo già due condanne a carico del nostro Paese – che coinvolge anche sei agglomerati urbani laziali: quello di Roma (con 2 milioni e 768mila abitanti equivalenti); di Anagni (20.267), di Fontana Liri – Arce (9mila), di Monte San Giovanni Campano (9.100), Orte (7.500) e Piglio (4.800).

Quindi, sanzioni per l’inquinamento dell’acqua, sanzioni per le gabbie degli allevamenti di galline, sanzioni per i rifiuti, etc.

Poi ci lamentiamo delle tasse troppo alte, della mancanza di servizi, dell’aria irrespirabile, dell’acqua avvelenata. Ci lamentiamo, però non facciamo niente per fare pelo e contro pelo alla classe politica locale e centrale, anzi li andiamo a votare, legittimiamo il loro operato, come se dovessimo scegliere il beniamino della squadra di calcio preferita.

La situazione più critica è lungo il litorale romano. I dieci punti più inquinati sono Santa Marinella (alla foce del canale sul Lungomare Pirgy in località Santa Severa), Marina di Cerveteri (alla foce del fosso Zambra), Ladispoli(foce Rio Vaccina), Fiumicino (foce Canale dei Pescatori), Roma-Ostia (foce del fiume Tevere), in due punti a Torvajanica (alla foce canale altezza via Filadelfia e alla foce canale all’altezza di via Siviglia) e ad Ardea (foce del fosso Grande). Rispetto allo scorso anno i tecnici hanno analizzato anche due nuovi punti, anche questi giudicati “fortemente inquinati”: ad Anzio (Lido dei Gigli alla foce del fosso Cavallo Morto – Lungomare delle Sterlizie) e aNettuno (nella affollatissima spiaggia a destra della foce del fosso Loricina). Giudicati “inquinati” invece gli altri due punti di prelievo effettuati a Roma-Ostia (Foce canale spiaggia presso cancello n.1) e a Ladispoli (foce fiume Statua). Unico punto risultato con valori di inquinanti nella norma, nella provincia di Roma, è stato quello alla spiaggia a sinistra della foce del Rio Torto a Pomezia. A Viterbo è fortemente inquinata la foce del fiume Marta in localitàLido di Tarquinia. Anche in provincia di Latina sui 9 campioni prelevati dai tecnici di Goletta Verde ben 5 sono risultati con una carica batterica elevata: aSan Felice a Circeo e a Gaeta sono stati effettuati due prelievi e in entrambi i casi è risultata fortemente inquinata l’acqua prelevata alla foce di due torrenti mentre nella norma quella prelevata nelle spiagge limitrofe. “Inquinate”, inoltre, le acque prelevate nella spiaggia di Gianola a Formia (spiaggia presso Rio Santacroce) e a Marina di Minturno (alla foce del fiume Garigliano). Entro i limiti di legge, infine, Terracina (foce del canale Sisto, in località San Vito) e Fondi (foce canale Sant’Anastasia).

Fonte: http://www.legambiente.it/golettaverde-map/

Schermata 2014-07-01 alle 15.03.52

Il giudizio di Goletta viene dato in base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal Decreto del Ministero della Salute del 30 marzo 2010, nell’Allegato A).

Schermata 2014-07-01 alle 15.07.01
Da sottolineare che tali limiti vengono applicati alle acque marine nelle quali viene praticata la balneazione: tra queste nel monitoraggio di Legambiente sono incluse le acque di transizione (in base a quanto indicato dal Dlgs 116/2008), definite come “corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce” (D.Lgs. 152 del 2006).

Questo è il risultato dell’irresponsabilità del cittadino: amministratori pubblici incapaci (nel migliore dei casi) e corrotti (la maggiorparte dei casi) con la conseguenza di avere multe su multe da pagare a NOSTRO carico per far girare i LORO interessi.

4 pensieri su “Pronti per il mare? Meglio le fogne

  1. Redazione

    Odio i commenti superficiali scritti da chi ha interessi speculativi sul territorio. Tuttavia lo pubblicherò per il piacere di spiegare che:
    – l’inquinamento delle coste è dato dalla presenza di scarichi fognari non a norma direttamente nel mare o nei corsi d’acqua che sfociano nel mare.
    – che sia risaputo che “i fiumi sono inquinati” è banalmente rabbioso, per questo l’Italia paga multe salatissime in quanto non a norma con le disposizioni in materia di tutela ambientale e della salute. Se non si scaricasse merda nei fiumi, fossi, canali, non si sarebbero merda e batteri lungo la costa.
    – Che in altre zone d’Italia o del mondo ci siano gli stessi problemi non diluisce certo il problema del territorio dove vivo.
    – Che il mare del Lazio sia simile a quello di fronte all’ILVA di certo non mi fa per niente piacere.

    Quindi, visto che produci prodotti tipici biologici, invece di fare commenti assurdi verso chi mette in luce gli scempi della nostra regione, incazzati con chi non fa nulla per tutelarla. Incazzati con i tuoi amministratori, con il tuo comune, con la tua provincia, con la tua regione.
    Nascondere i problemi sotto il tappeto, caro mio, non li risolve.

  2. Redazione

    Odio i commenti superficiali scritti da chi ha interessi speculativi sul territorio. Tuttavia lo pubblicherò per il piacere di spiegare che:
    – l’inquinamento delle coste è dato dalla presenza di scarichi fognari non a norma direttamente nel mare o nei corsi d’acqua che sfociano nel mare.
    – che sia risaputo che “i fiumi sono inquinati” è banalmente rabbioso, per questo l’Italia paga multe salatissime in quanto non a norma con le disposizioni in materia di tutela ambientale e della salute. Se non si scaricasse merda nei fiumi, fossi, canali, non si sarebbero merda e batteri lungo la costa.
    – Che in altre zone d’Italia o del mondo ci siano gli stessi problemi non diluisce certo il problema del territorio dove vivo.
    – Che il mare del Lazio sia simile a quello di fronte all’ILVA di certo non mi fa per niente piacere.

    Quindi, visto che produci prodotti tipici biologici, invece di fare commenti assurdi verso chi mette in luce gli scempi della nostra regione, incazzati con chi non fa nulla per tutelarla. Incazzati con i tuoi amministratori, con il tuo comune, con la tua provincia, con la tua regione.
    Nascondere i problemi sotto il tappeto, caro mio, non li risolve.

  3. Das Grune Herz

    Quest’articolo è di una superficialità assurda…. E’ purtroppo risaputo che le foci dei fiumi siano inquinate, proprio per questo non sono balneabili (ma lo sono anche ed a volte anche di più in Calabria, Puglia e nel resto d’Italia!). Ma tutt’altra cosa è la qualità delle acque della costa ed al riguardo basterebbe dare un’occhiata alle vele assegnate dalla stessa Legambiente, per scoprire che il mare del Lazio non è poi peggiore di tanti altri.. Un titolo del genere è da denuncia….

  4. Das Grune Herz

    Quest’articolo è di una superficialità assurda…. E’ purtroppo risaputo che le foci dei fiumi siano inquinate, proprio per questo non sono balneabili (ma lo sono anche ed a volte anche di più in Calabria, Puglia e nel resto d’Italia!). Ma tutt’altra cosa è la qualità delle acque della costa ed al riguardo basterebbe dare un’occhiata alle vele assegnate dalla stessa Legambiente, per scoprire che il mare del Lazio non è poi peggiore di tanti altri.. Un titolo del genere è da denuncia….

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