Archivi categoria: Approfondimenti

La grande schifezza: Rocca di Papa ed il Parco dei Castelli Romani

Rocca di Papa è uno dei comuni più caratteristici dei Castelli Romani. Si trova abbarbicato alla cima di Monte Cavo a dominare da Sud la Capitale. Nel suo comune si trova la sede del Parco dei Castelli Romani ed il suo territorio è in gran parte caratterizzato da foreste e territori selvaggi. Ma non è tutto oro quello che luccica.

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Ma quali sono gli animali ammazzabili “a norma di legge”?

Come ogni anno, a settembre, ricomincia la strage di animali nelle nostre campagne. Il sanguinario e barbaro rituale della caccia si ripropone con tutto il suo carico di morte e terrore.

Ma quali sono gli animali presi di mira “a norma di legge”? Vediamoli insieme, impariamo a riconoscerli ed a proteggerli.

Riprendendo le tabelle del decreto di apertura della stagione di caccia 2014-2015 della regione Lazio, vi riportiamo le specie ammazzabili per divertimento ed a norma di legge.

uccelli caccia

 

 

Lazio: stagione di caccia 2014-2015. Ma quale salvaguardia?

Anche quest’anno riprende il rito barbaro della caccia nel Lazio ma, a leggere i giornali, sembra ci siano grosse novità a favore degli animali. Invece a leggere i decreti regionali ci si accorge che l’unica novità è il posticipo dell’attività  di una settimana rispetto alla stagione passata e l’interdizione di alcune aree per la salvaguardia dell’orso bruno, nessuna tutela sostanziale della fauna, anzi quest’anno è stato pure raddoppiato il numero di cinghiali cacciabili. Nonostante questo la lobby dei cacciatori è già sul piede di guerra. Continua a leggere

Biogas: l’ennesima farsa delle politiche green nostrane

Le centrali a biogas sono l’ultimo treno su cui salire per mettere le mani sugli incentivi statali, il tutto come al solito senza una pianificazione industriale regionale o nazionale, con amministrazioni pubbliche colluse con gli speculatori privati  e con organismi di controllo compiacenti e corrotti.
Il MOSE di Venezia, EXPO 2015, TAV, la centrale ENI di Porto Tolle, etc, hanno fatto storia su come la corruzione divori immense quantità di denaro pubblico e di vite umane e non umane, con tutta la catena di gestione e controllo (pubblica e privata) infetta da avidità e malaffare.

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Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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