Archivi tag: castelli romani

La grande schifezza: Rocca di Papa ed il Parco dei Castelli Romani

Rocca di Papa è uno dei comuni più caratteristici dei Castelli Romani. Si trova abbarbicato alla cima di Monte Cavo a dominare da Sud la Capitale. Nel suo comune si trova la sede del Parco dei Castelli Romani ed il suo territorio è in gran parte caratterizzato da foreste e territori selvaggi. Ma non è tutto oro quello che luccica.

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Sabato 29 Novembre 2014: Compleanno CSOA IPÒ!

Sabato 29 Novembre 2014 il Centro Sociale IPÒ compirà 27 anni! Ventisette anni di lotte per l’autonomia e l’autorganizzazione contro il capitalismo che sfrutta, devasta e reprime!

Vi aspettiamo tutti  sabato 29 novembre alle 21 per cenare insieme! (piatti vegan e vegetariani per tutti i gusti 🙂 ) Continua a leggere

MARTEDì 21 OTTOBRE 2014: Riprendono i corsi alla Palestra Popolare di IPÒ

La palestra popolare promuove uno spazio per l’accesso alle discipline sportive predisponendo un ambiente adatto per lo svolgimento dei corsi e promuovendo attraverso incontri e dibattiti, una cultura dello sport come diritto per tutti senza limiti di età, senza limiti fisici, di appartenenza sessuale e di genere, fuori dalle categorie sociali imposte e senza limiti di provenienza culturale.
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Neo-nazisti ad Albano Laziale per la commemorazione del nazista Erich Priebke

Un anno fa l’indignazione e la determinazione della popolazione antifascista dei castelli romani impedì i funerali del boia delle fosse ardeatine e scacciò un manipolo di nostalgici che avrebbero voluto trasformare Albano in una meta per tutti i nazifascisti italiani e non solo.  Continua a leggere

Spiacevoli telefonate da “L’Uovo di Genzano”

Viste le telefonate ricevute questa mattina da “L’uovo di Genzano” a seguito dell’articolo L’uovo di Genzano: un lager dietro casa, ci siamo attivati per fare richiesta di sopralluogo alle autorità competenti.

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L’uovo di Genzano: un lager dietro casa

A Genzano di Roma c’è una azienda agricola che si vanta di avere “l’uovo a km 0“, e “le UOVA DI GALLINA ALLEVATE A TERRA con metodo tradizionale” – la didascalia continua – “in cui le galline sono libere di razzolare su una comoda lattiera di paglia come facevano le galline della nonna. Questo piccolo particolare migliora le condizioni di vita delle galline“. Ma i pannelli pubblicitari non lasciano dubbi sulla drammaticità della situazione reale. Continua a leggere

Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Fossi che scompaiono per legge per lasciar spazio al cemento

Il 23 aprile 2014, la giunta regionale del Lazio ha approvato la Delibera proposta dall’Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti, Michele Civita che, di fatto, elimina la tutela paesaggistica a 30 fossi basandosi su un Regio Decreto del 1910.

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Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Aiuta il tuo territorio

Santa Maria delle Mole, Ciampino, Pavona, loc. Falcognana, Mugilla, Divino Amore, sono aree interessate dal bacino idrico del Tevere. Sono territori solcati da fossi naturali che distribuiscono acqua nelle campagne fornendo ambienti idonei alla vita. Continua a leggere

Cementificazione Divino Amore – Mugilla a Marino (RM), un disastro ambientale

Cari abitanti di Santa Maria delle Mole (Marino), tra poco scompariranno 240 ettari di territorio comune sotto il cemento, in nome dell’interesse privato. Scomparirà la fauna tipica e caratteristica del luogo; gli istrici, le volpi, i tassi, i falchi, le rondini. Si impermeabilizzerà il suolo per l’equivalente di 170 campi da calcio. Verrà compromessa sensibilmente la capacità del terreno di assorbire l’acqua e di smaltire il calore. Presto non ci sarà più acqua  utile per la rete idrica e si dovrà quindi scavare ancora più a fondo le falde aumentando la presenza di metalli pesanti, elementi radioattivi ed inquinanti (fluoruri, manganese ed arsenico). Continua a leggere

SABATO 22 MARZO 2014: PRESIDIO INFORMATIVO CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DI MARINO

Nel corso degli ultimi mesi sono state numerose le novità, a volte fortunatamente solo annunciate, riguardanti la gestione del territorio delle frazioni di Marino e delle aree limitrofe.

Si è trattato, in ogni caso, di interessi speculativi che rischiavano (e rischiano) di devastare centinaia di ettari di Agro Romano, inquinando le sue falde acquifere, distruggendo le evidenze archeologiche e andando, in generale, a peggiorare sensibilmente la qualità della vita di decine di migliaia di residenti attuali e futuri. Continua a leggere