Cari abitanti di Santa Maria delle Mole (Marino), tra poco scompariranno 240 ettari di territorio comune sotto il cemento, in nome dell’interesse privato. Scomparirà la fauna tipica e caratteristica del luogo; gli istrici, le volpi, i tassi, i falchi, le rondini. Si impermeabilizzerà il suolo per l’equivalente di 170 campi da calcio. Verrà compromessa sensibilmente la capacità del terreno di assorbire l’acqua e di smaltire il calore. Presto non ci sarà più acqua utile per la rete idrica e si dovrà quindi scavare ancora più a fondo le falde aumentando la presenza di metalli pesanti, elementi radioattivi ed inquinanti (fluoruri, manganese ed arsenico). Continua a leggere→