Archivi tag: ambiente

La grande schifezza: Rocca di Papa ed il Parco dei Castelli Romani

Rocca di Papa è uno dei comuni più caratteristici dei Castelli Romani. Si trova abbarbicato alla cima di Monte Cavo a dominare da Sud la Capitale. Nel suo comune si trova la sede del Parco dei Castelli Romani ed il suo territorio è in gran parte caratterizzato da foreste e territori selvaggi. Ma non è tutto oro quello che luccica.

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Le piante officinali del nostro territorio: Malva

La Malva è una pianta perenne molto diffusa nel nostro territorio. È una pianta officinale dalle diverse proprietà curative, in particolare antinfiammatorie e lenitive, oltre ad essere un lassativo naturale.  Continua a leggere

Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Fossi che scompaiono per legge per lasciar spazio al cemento

Il 23 aprile 2014, la giunta regionale del Lazio ha approvato la Delibera proposta dall’Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti, Michele Civita che, di fatto, elimina la tutela paesaggistica a 30 fossi basandosi su un Regio Decreto del 1910.

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Fosso Appia Antica - Santa Maria delle Mole

Aiuta il tuo territorio

Santa Maria delle Mole, Ciampino, Pavona, loc. Falcognana, Mugilla, Divino Amore, sono aree interessate dal bacino idrico del Tevere. Sono territori solcati da fossi naturali che distribuiscono acqua nelle campagne fornendo ambienti idonei alla vita. Continua a leggere

SABATO 12 Aprile 2014: A FRASCATI – CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOCIETA’ ATTUALE

Già il quarto rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) del 2007 stimava che la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa ¾ di grado centigrado durante il XX secolo. Tale incremento di temperatura è stato osservato a partire dalla metà del XX secolo e la sua causa è stata attribuita all’incremento di concentrazione dei gas serra nell’atmosfera dovuto all’attività umana attraverso, in particolare, i combustibili fossili e la deforestazione Continua a leggere

Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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Antispecismo, decrescita, ecologismo: tre parti di un intero inesistente

Ora, noi sappiamo che l’antropocentrismo nacque come razionalizzazione (in senso propriamente psicanalitico) di certe pratiche produttive che implicavano uno sfruttamento e un dominio cruento delle forme di vita non umane, pratiche a loro volta strettamente correlate alla produzione alimentare, e che tale prassi del dominio (e relativa cultura) fu la base di quella che ben presto sarebbe diventata la società della crescita. Ecco dunque che non mettere in discussione una visione antropocentrica dei rapporti con il mondo vivente non umano implica non mettere in discussione le norme di comportamento (in questo caso alimentari) che quella visione giustifica. Si gira intorno al problema evitando accuratamente di andare alla radice di esso. Anche a costo dell’incoerenza, che in ogni caso nessuno vede, senza che con ciò venga meno la buona fede, poiché la psiche umana mette a disposizione una nutrita serie di strumenti di difesa che garantiscono a priori tale cecità.

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